Strategie che riaccendono valore: un caso di successo in una zona remota grazie al Rent-to-Own

Intervista a Simone Fusi – Founder di Y-nos

Ci sono immobili che sembrano avere tutto ciò che serve per essere venduti rapidamente, eppure, per una serie di fattori che spesso sfuggono alle previsioni iniziali, restano fermi. È il caso di una palazzina ristrutturata a Perarolo di Cadore, un intervento immobiliare che ha attraversato varie fasi prima di trovare la chiave capace di rimettere in moto la domanda.

Dieci unità abitative completamente ristrutturate e arredate che rappresentavano un’opportunità per chi cercava una seconda casa in montagna, lontano dai circuiti turistici più saturi. Un progetto solido, dunque, ma che aveva bisogno di una strategia diversa.

Per raccontare questa collaborazione di successo, abbiamo intervistato Simone Fusi, Founder di Ynos, società che ha acquistato, ristrutturato e riposizionato sul mercato l’immobile.

Il punto di partenza: un progetto valido, ma immobile

Prima di entrare nel vivo della collaborazione, Simone ci spiega qual era il vero nodo:

Perarolo di Cadore non è una località di grande passaggio. È un luogo autentico che attrae un pubblico specifico: chi cerca tranquillità o chi vuole investire in una seconda casa fuori dalle mete mainstream. Il bacino dei potenziali acquirenti, però, è inevitabilmente più ristretto e i tempi di vendita più lunghi.

Nonostante il prezzo competitivo, intorno ai 1.300 €/mq, e la qualità dell’intervento, l’operazione sembrava destinata a seguire un ritmo lento.

L’incontro con Ring33 e la svolta del Rent-to-Own

La conoscenza tra Ynos e Ring33 nasce in modo semplice, attraverso il network professionale, nello specifico grazie al broker Alessio Mazzè. Ciò che ha catturato l’attenzione di Simone è stato l’approccio tecnico e strategico.

Il Rent-to-Own è una formula che negli ultimi anni sta ampliando il mercato, permettendo a profili diversi di avvicinarsi all’acquisto. A Perarolo ha avuto un effetto immediato: ha reso l’immobile accessibile a chi desiderava comprare, ma sarebbe rimasto escluso dai canali tradizionali.

Il primo segnale che la strategia funzionava

Ogni operazione immobiliare ha un momento in cui diventa evidente che la direzione intrapresa è quella giusta. Nel caso di Perarolo, il segnale è arrivato in modo netto: le proposte.

La combinazione di una comunicazione strutturata, campagne Meta e un posizionamento mirato sulle principali piattaforme immobiliari e sul sito Ring33 ha generato un flusso costante di interesse. In totale sono arrivate 185 richieste, un volume significativo per una località come Perarolo. Ma non è stata solo la quantità a impressionare gli investitori: è stata la concentrazione delle proposte in un arco temporale ristretto a confermare che il progetto aveva finalmente preso ritmo.

In un mercato dominato dalle seconde case, dove le decisioni d’acquisto sono generalmente lente, questa accelerazione rappresenta un risultato fuori dall’ordinario. L’intera operazione, dall’avvio della commercializzazione agli ultimi rogiti Rent-to-Own, si conclude in circa 30 mesi, una tempistica molto competitiva per un contesto come quello del Cadore.

La fase operativa: il momento in cui un modello diventa realtà

Simone racconta con soddisfazione la parte più viva dell’operazione: l’ingresso dei primi acquirenti.

Il Rent-to-Own, infatti, ha attratto un pubblico diverso rispetto a quello tipico del Cadore:

  • Under 30, alla ricerca di una soluzione flessibile;
  • forte interesse dall’estero, in particolare Stati Uniti ed Europa dell’Est;
  • investitori che voleva testare il territorio con un impegno graduale.

Il ruolo del Rent-to-Own: ampliare il bacino degli acquirenti

Nella seconda parte della conversazione, Simone torna più volte su un punto: il Rent-to-Own non è solo una formula di pagamento, ma una leva strategica.

In altre parole, ha trasformato un prodotto potenzialmente di nicchia in un’opportunità più inclusiva, capace di coinvolgere segmenti di mercato spesso ignorati.

Uno sguardo al futuro: il consiglio dell’investitore

Prima di salutarci, chiediamo a Simone quale insegnamento si porta dietro da questa operazione. La risposta è semplice, ma estremamente lucid⁠a.

In fondo, è la conclusione naturale di questa storia: un immobile con potenziale che aveva bisogno di un approccio diverso, di un modello capace di abbassare le barriere all’ingresso e di una strategia costruita sui dati.

Conclusione

La storia di Perarolo dimostra come, in un mercato complesso e spesso lento come quello delle seconde case in montagna, il successo non dipenda solo dalla qualità dell’immobile, ma dalla capacità di intercettare la domanda giusta con gli strumenti più adatti. Il Rent-to-Own ha rappresentato la leva capace di trasformare un progetto fermo in un’operazione dinamica, riportando attenzione, interesse e nuovi acquirenti in un territorio che aveva smesso di muoversi.

la palazzina di Perarolo di Cadore non è soltanto un caso di vendita andata a buon fine: è la prova che strategie innovative, dati e visione possono riscrivere il destino di un immobile e, a volte, anche di un intero mercato locale.